Andreas Resch: Antonio di Sant’Anna Galvao di Franca

ANTONIO DI SANT’ANNA GALVÃO DI FRANÇA
(1739-1822)

SACERDOTE PROFESSO
DELL’ORDINE DEI
FRATI MINORI SCALZI

FONDATORE
DEL MONASTERO
DELLE SUORE CONCEZIONISTE

« RECOLHIMENTO
DA LUZ »

Beato: 25 ottobre 1998
Santo: 11 maggio 2007

Festa: 23 dicembre

ANTONIO DI SANT’ANNA GALVÃO DI FRANÇA nacque nel 1739, a Guaratinguetà, nello Stato di São Paulo, Brasile, all’epoca diocesi di Rio de Janeiro. Con la fondazione della diocesi di São Paulo, nel 1745, Galvão visse praticamente solo in questa diocesi.

L’ambiente familiare era profondamente cristiano. II padre, Antonio Galvão de França, Capitano-mor, apparteneva al Terz’Ordine Francescano e del Carmine, si dedicava al commercio ed era conosciuto per la sua particolare generosità. La mamma, Izabel Leite de Barros, madre di undici figli, era molto caritatevole.

Antonio visse con i suoi fratelli in una casa comoda e lussuosa; i suoi genitori godevano di prestigio sociale e avevano una certa influenza politica. Il padre, per fornire ad Antonio una formazione umana e culturale adeguata alle sue possibilità economiche, lo inviò, all’età di tredici anni, a Belém (Bahia) a studiare nel Seminario dei Gesuiti, dove già si trovava suo fratello José. Qui egli rimase dal 1752 al 1756, facendo notevoli progressi nello studio e nella pratica della vita cristiana. Avrebbe voluto entrare tra i Gesuiti ma il padre preoccupato del clima antigesuitico, che si era determinato ad opera del governo del Marchese di Pombal, lo dissuase e preferí che andasse dai frati Minori Scalzi della riforma di S. Pietro d’Alcantara, che esercitavano il loro ministero pastorale nelle vicina parrocchia di Taubaté.

A 21 anni, il 15 aprile 1760, entrò nel noviziato nel convento di s. Bona­ventura, nel villaggio di Macacu a Rio de Janeiro, ove si distinse per pietà e zelo. Terminato il noviziato, iI 16 aprile 1761 emise la professione solenne e appena un anno dopo,1’11 luglio 1762, fu ammesso all’ordinazione sacerdotale, perché i superiori ritennero sufficienti gli studi teologici fatti in precedenza. Questo privilegio fu anche il segno evidente della fiducia che i superiori nutrivano per il giovane chierico. Dopo l’ordinazione Antonio venne destinato al Con­vento di s. Franziskus a São Paulo per perfezionarsi negli studi filosofici e teologici e anche per l’apostolato. La sua maturità spirituale francescana-mariana trovò l’espressione massima nella « Entrega a Maria» come suo « figlio e schiavo perpetuo », firmata con il proprio sangue, il 9 novembre 1766.

Terminati gli studi, nel 1768, fu nominato predicatore, confessore dei se­colari e portinaio del convento; compito, quest’ultimo, considerato molto im­portante perché, mettendo a contatto con la gente, permetteva di fare apostol­ato, ascoltare, consigliare. Fu confessore stimato e ricercato, e spesso, quando veniva chiamato, si recava a piedi anche in località lontane.

Nel 1769-70, per una provvidenziale circostanza, fu nominato confessore di « Recolhimento » di pie donne, le «Recolhidas de Santa Teresa», a São Paulo. Qui incontrò suor Helena Maria do Espirito Santo, suora profondamente oran­te e dedita alla penitenza, osservante della vita comune che diceva di avere delle visioni in cui Gesù le chiedeva di fondare un nuovo Recolhimento. Fra Galvão, come confessore, ascoltò e studiò i suoi messaggi e chiese pareri a persone sagge che li riconobbero validi e di natura soprannaturale.

La fondazione avvenne il 2 febbraio 1774 con il nome di Recolhimento de Nossa Senhora da Coneição da Luz da Divina Providência. Inizialmente Il « Recol­himento » non era una casa religiosa, bensì una casa di ritiro, dove si riunivano ragazze pie per vivere come religiose, ma senza emettere i voti. E questo perché il governo Pombal era ostile a nuove fondazioni e nuove congregazioni religio­se. Per ogni decisione in ambito religioso occorreva il « placet regio ». Suor Helena avrebbe desiderato modellare il nuovo « Recolhimento » secondo l’ordi­ne Carmelitano, ma il nuovo Vescovo di São Paulo, francescano e fervente sostenitore dell’Immacolata, volle che si ispirasse alle Concezioniste, approvate da Papa Giulio II nel 1511. Così fra Galvão, con l’aiuto di altri confratelli, si trovò ad essere iniziatore di un’istituzione che esiste ancora oggi.

Il 23 febbraio 1775 morì, quasi improvvisamente, suor Helena e fra Galvão si trovò ad essere l’unico sostegno delle «Recolhidas ». Lo fece con umiltà e grande prudenza.

Nel frattempo il nuovo capitano-generale di São Paulo, uomo inflessibile a differenza del predecessore, ritirò il permesso concesso al Recolhimento e ne ordinò la chiusura. Fra Galvão accettò con fede e anche le « Recolhidas » obbe­dirono, ma non lasciarono la casa e resistettero ai limiti delle forze fisiche. Dopo un mese però, anche per la pressione del popolo e del Vescovo, il Recolhimento venne riaperto.

Per quattordici anni (1774-1788) fra Antonio Galvão ebbe cura della co­struzione del «Recolhimento ». Altri quattordici anni (1788-1802) li dedicò alla costruzione della Chiesa del « Recolhimento » inaugurata il 15 agosto 1802. Nel 1988 quest’opera divenne per decisione dell’UNESCO, «patrimonio culturale dell’Umanità».

Fra Galvão, oltre alla costruzione e ad incarichi speciali dentro e fuori dell’Ordine francescano, fu molto attento alla formazione delle « Recolhidas » e ne stese lo Statuto. Più tardi il Vescovo di São Paulo aggiunse allo Statuto che le « Recolhidas » potevano emettere i voti validi finché rimanevano nella casa religiosa; solo nel 1929 il «Recolhimento» fu incorporato all‘Ordine dell’Immaco­lata Concezione.

La vita scorreva serena e ricca di spiritualità, ma fra Galvào venne mandato in esilio dal capitano-generale. Questi, uomo violento, per difendere il figlio che aveva ricevuto una lieve offesa, condannò a morte un soldato. Poiché Galvão prese le difese del soldato, fu allontanato e mandato in esilio a Rio de Janeiro. La popolazione però si sollevò di fronte all’ingiustizia di tale provvedimento e l’ordine venne revocato.

Nel 1781, fra Galvão fu nominato Maestro del Noviziato di Macacu a Rio de Janeiro, ma dietro l’insistenza del Vescovo diocesano la nomina venne ritirata. Nel 1798 fra Galvão fu nominato Guardiano del Convento di S. Fran­cesco a São Paulo e rieletto nel 1801. Questa nomina provocò disorientamento nelle «Recolhidas da Luz ». Alla preoccupazione delle religiose bisogna aggiun­gere quella del «Senado da Camera de São Paulo » e del Vescovo della città, che scrissero al Provinciale: « tutti gli abitanti di questa città non possono rassegnarsi anche per un solo momento all’assenza del detto religioso… Questo uomo, tanto necessario alle religiose „da Luz“, e preziosissimo a tutta questa città e villaggi della Capitaneria di S. Paulo; e uomo religiosissimo e prudente consi­gliere e tutti vanno a lui per avere luce e conforto; è l’uomo della pace e della carità». Grazie alle lettere, fra Galvão divenne Padre Guardiano esemplare senza abbandonare la direzione spirituale delle sue « Recolhidas » e del popolo di São Paulo.

Nel 1802 ricevette l’incarico di Definitore della Provincia «Immacolata Concezione » e nel 1808, grazie alla stima che godeva nell’Ordine, gli venne affidato il compito di Visitatore Generale e Presidente del Capitolo. Purtroppo, a causa del suo stato di salute dovette rinunciare.

Nel 1811, dietro richiesta del Vescovo di São Paulo, fondò anche il «Re­colhimento di S. Chiara a Sorocaba ». Qui rimase circa 11 mesi per organizzare la comunità e dirigere i lavori per la costruzione della Casa di ritiro. Poi tornò a São Paulo dove visse ancora 10 anni.

Quando le forze gli impedirono di fare la spola quotidiana tra il Convento di s. Franziskus e il Recolhimento, ottenne dai superiori l’autorizzazione di sistemarsi negli ambienti della sua opera. Abitava in una delle tre piccole stanze presso il Recolhimento. Durante la sua ultima malattia, Fra Antonio si trasferì in un bugigattolo dietro al Tabernacolo, «in fondo alla chiesa », per l’insistenza delle suore, le quali gli volevano prodigare qualche sollievo e conforto.

Fra Galvão chiuse la sua vita terrena il 23 dicembre 1822, confortato dai sacramenti e assistito dai confratelli.

I suoi resti mortali, dietro richiesta delle suore e del popolo, furono inumati nella chiesa di Nossa Senhora da Luz, Avenida Tiradentes, 676, São Paulo, Brasile. La sua tomba fu da sempre, e continua fino ai nostri giorni, meta di pellegrinaggi costanti dei fedeli. Gli attestati di grazie e di miracoli ottenuti per sua intercessione sono numerosissime.

L’11 maggio 2007, Antonio Galvão di França è stato proclamato Santo da Papa Benedetto XVI, dopo che, il 25 ottobre 1998, Papa Giovanni Paolo II lo aveva beatificato.