Andreas Resch: Ulrica Nisch


ULRICA NISCH
(1882-1913)

RELIGIOSA PROFESSA
DELLA CONGR.  DELLE
SUORE DI CARITÀ
DELLA SANTA CROCE
DI INGENBOHL

Beata: 1° novembre 1987
Festa: 8 maggio

ULRICA NISCH nacque il 18 settembre 1882 a Mittelbiberach-Oberdorf nel Wùrttemberg, Germania. La nascita avvenne prima che i Clotilde Dettenrieder e Ulrico Nisch, fossero uniti in regolare matrimonio. La madre era domestica a Oberdorf e il padre secondo staffiere del castello di Mittelbiberach. Al battesimo, il giorno seguente, la bambina ricevet­i il nome di Franziska. La posizione dei genitori fu regolata il 24 settembre 1883 con il matrimonio nella parrocchia di Oberstadion. In tale occasione ­il padre riconobbe anche la piccola Franziska dandole il suo cognome.

Quando si sposò, Ulrico Nisch acquistò un piccolo podere trascurato da due vecchie zie, ma le condizioni economiche non migliorarono nemmeno dopo che si assunse anche la conduzione del forno comunale. I guadagni erano sempre troppo scarsi, così che la famiglia visse costantemente in asso­ta povertà. Franziska sin dai primi anni della sua vita dovette sopportarne le tristi conseguenze di queste condizioni disagiate dei genitori. Poiché poi l’estrema povertà della famiglia era aumentata per la nascita di altri dieci figl­i, la piccola Franziska fu allevata soprattutto dai nonni materni a Ober­dorf-Mittelbiberach, ove passò i primi sei anni di vita. In seguito fu inviata a Unterstadion per frequentare la scuola elementare. Lì Franziska si presentò ­come una bambina silenziosa, tranquilla, che preferiva stare sola, con pochi rapporti con i coetanei; terminata la scuola ritornava subito a casa. Il ri­sultato scolastico era discreto; solo nell’istruzione religiosa si segnalava per le sue risposte pronte ed esatte.

Mentre ancora frequentava la scuola in Unterstadion, Franziska dovette trasferirsi a Mittelbiberach presso la zia materna Geltrude Metzger, sua madrina di battesimo, che l’accolse e la educò come madre. Dal canto suo, Franziska ripagò la zia con pari affetto e costante gratitudine. Nonostante il compito della sorveglianza dei cuginetti, essa potè continuare a frequentare la scuola del villaggio. Il 21 aprile 1895 ricevette la Prima Comunione e nello ­stesso anno anche la cresima.

Terminata la scuola elementare, Franziska fu inviata a servizio presso di­verse famiglie come domestica. Nel 1898 si trasferì a Sauggart presso lo zio Conrad Dettenrieder, che vi gestiva un piccolo negozio di prodotti coloniali. La famiglia era assai povera e la moglie dello zio, già colpita da apoplessia, era completamente inferma di mente. Franziska doveva aiutare la povera fam­iglia badando ai bambini dell’ammalata. Il lavoro era assai duro, non soltanto per la condizione psichica della zia e l’eccessivo lavoro, ma anche per alcuni episodi che la ferirono nei suoi sentimenti religiosi e morali. Il sog­giorno a Sauggart non durò a lungo. Nel 1899 Franziska trovò un nuovo posto di lavoro a Biberach presso una famiglia protestante, proprietaria di una panetteria e pasticceria, che lasciava alla giovane ogni libertà per la pra­tica religiosa. Infine, nel 1901 fu assunta come domestica dalla famiglia Mor­ger di Rorschach, in Svizzera. Il lavoro non mancava, soprattutto quando vi si aggiunse la cura dei bambini. Franziska si guadagnò la fiducia completa e la stima della famiglia per la sua bontà, la sua diligenza e la sua serietà. Du­rante questo soggiorno fu però colpita da una grave forma di erisipela fac­ciale che la costrinse ad un soggiorno di parecchie settimane nell’ospedale, dove entrò in contatto con le Suore di Ingenbohl che la curarono amorevol­mente. Comprese allora sempre di più che per lei era giunto il momento di realizzare il suo desiderio da lungo meditato di abbracciare la vita religiosa. Superato il dubbio della scelta di un ordine di clausura, domandò, su consi­glio del confessore, di essere accolta tra le Suore della Santa Croce. Ottenuta l’accettazione, Franziska ritenne suo dovere trattenersi ancora un paio di mesi a Rorschach, per terminare il periodo di servizio pattuito con la fam­glia Morger. Lasciata Rorschach, Franziska fece ritorno alla sua famiglia, che nel frat­tempo si era stabilita a Ehingen, e alla zia Geltrude.

Il 17 ottobre 1904 Franziska Nisch si presentò alla casa di Hegne, pres­so Costanza, dove l’Istituto aveva la casa provinciale del Baden-Württem­berg. Alla superiora provinciale chiese che le fosse assegnato un posto di la­voro nel quale poter fare molti sacrifici. La superiora rispose: « Lei andrà in cucina. Là può fare sacrifici ». Dopo un primo periodo di prova in quella casa, Franziska, il 5 maggio 1905, fu inviata come postulante nella filiale di Zell-Weierbach ove, oltre al lavoro di cucina, dovette anche dare il cambio alle suore nell’assistenza notturna degli ammalati.

A metà di aprile 1906 Franziska ritornò a Hegne per incominciarvi il noviziato con la vestizione religiosa che ebbe luogo il 24 aprile. Nel rito le fu imposto il nome di Suor Ulrica. Quel giorno essa apparve piena di gioia. Durante il noviziato, nel tempo non assegnato all’istruzione religiosa e mora­le, alla preghiera, alla letteratura spirituale, suor Ulrica attendeva diligente­mente ai lavori di cucina o a qualsiasi altro lavoro che le fosse affidato. Del resto si manteneva tranquilla e silenziosa.

Il 24 aprile 1907 emise la prima professione religiosa nella chiesa della casa provinciale di Hegne. Subito dopo, fu mandata all’ospedale di Bùhl, presso Baden-Baden, come aiutante nei lavori di cucina. Sarà questa la co­stante occupazione di tutti gli anni della sua vita religiosa. Quando giunse alla nuova residenza, una delle domestiche vedendola di aspetto tanto giovane disse alla superiora: « Per l’amor di Dio, come può il convento mandare una suora così giovane? Come potrà cavarsela con questa ragazza? ». Ulrica invece adempi il suo compito di provvedere al vitto di oltre trenta persone con grande diligenza, pazienza e bontà verso tutti, suore e pensionati. Iniziava alle prime ore del mattino e terminava alla sera tardi. Le rimaneva perciò ben poco tempo libero, anche la domenica.

Nella primavera del 1908 Suor Ulrica fu trasferita come seconda cuoca alla casa di San Vincenzo in Baden-Baden, ove rimase sino all’agosto 1912. In questa casa il lavoro era più gravoso, dovendo corrispondere alle esigenze di un numero assai più grande di persone. Vi si doveva cucinare ogni giorno ­per novanta o cento ospiti, per i bambini della scuola infantile, per alcuni ­ammalati e per molti poveri. Suor Ulrica anche qui fu la suora intenta a preparare i legumi, ad accudire ai fornelli della cucina, a lavare i piatti e le pentole, a sorvegliare la cottura dei cibi, a rendere ogni altro possibile servizio alle suore della casa e ai pensionati. Allo stesso tempo doveva sopportare il carattere assai difficile della capocuoca.

Questa dedizione continua durante gli anni del suo soggiorno in Baden­-Baden fu particolarmente meritoria anche perché la sua salute fisica, che non era mai stata robusta, era minata gravemente. Nel 1912 le sofferenze si acuirono a tal punto che si rese necessaria un’operazione chirurgica. Il medi­co che l’operò non nascose la sua meraviglia per le sofferenze sopportate dalla paziente. Uno o due giorni dopo l’operazione, Ulrica si presentò in cucina per riprendere il suo lavoro. La superiora la ricondusse in camera.

A partire dall’aprile 1912 le condizioni precipitarono. La malattia fu subi­to grave: tubercolosi polmonare e laringea. Alla superiora che le moveva il rimprovero di non aver detto niente, Ulrica rispose: « Ma que­sto non fa mica niente, si va verso il paradiso ».

Si rese necessario il suo trasferimento all’ospedale di Sant’Elisabetta presso s­la casa provinciale di Hegne per darle le cure necessarie. Durante tutti i mesi della sua degenza la sua serenità rimase inalterabile. La rassegnazione in Dio fu completa. Ulrica sapeva che le restava ormai poco tempo di vita. Silenziosamente e quietamente come era vissuta morì 1’8 maggio 1913 a Hegne all’età di trent’anni.

Fu sepolta nel cimitero della casa di Hegne e ora riposa nella cripta della Casa Provinciale delle Suore di Carità della S. Croce a Hegne, Konradistraße 4, Allensbach, Germania.

Il 1° novembre 1987, Ulrica Nisch è stata beatificata da Papa Giovanni Paolo II.