Maria Alfonsina Danil Ghattas

MARIA ALFONSINA DANIL GHATTAS
(Sultaneh)

1843 – 1927

RRELIGIOSA PROFESSA
FONDATRICE
DELLE SUORE DEL ROSARIO
(Wardiyye)

Beata:17 agosto 209
Santa: 17 maggio 2015
Festa: 10 agosto

Santa MARIA ALFONSINA (Mariam Sultaneh) DANIL GHATTAS nacque a Gerusalemme, il 4 ottobre 1843, in una famiglia cristiana molto devota. Suo padre si chiamava Daniel e sua madre Catarina. La famiglia Ghattas è originaria di Betlemme, ma suoi diversi membri avevano lasciato Betlemme per vivere in altre località della Palestina: Beit Jala, Beit Sahour e, appunto, Gerusalemme. Non si sa quando abbia avuto luogo questa dispersione.

È dunque a Gerusalemme che Maria Alfonsina abitava con la sua famiglia. La mamma partecipava alla messa tutti i giorni. Suo padre, volentieri, tutte le sere, accoglieva in casa propria, amici e vicini per il Rosario davanti a una statua della Vergine Maria. Questa era una consuetudine diffusa presso molte famiglie cristiane di Gerusalemme.
Alla sua nascita, Maria Alfonsina ricevette il nome di “Sultaneh” (in arabo: Regina) un nome collegato alla Vergine Regina. In occasione del battesimo, i suoi genitori aggiunsero a questo il nome di Maria.
Maria frequentava la scuola cattolica, fondata dalle Suore di San Giuseppe dell’Apparizione. Era una delle migliori alunne e si decise già all’età di nove anni di consacrare la sua vita al Signore. Il padre si oppose però alla decisione della ragazza, perché dovrebbe continuare la sua formazione in Francia. Soltanto dopo anni d’indomita opposizione da parte del padre, Maria a 17 anni, ricevette nella sera del 30 giugno 1860 l’abito delle Suore di san Giuseppe dell’Apparizione, sul Golgota, a Gerusalemme, col nome religioso di Maria Alfonsina che conserverà per tutta la vita. Dopo quattro secoli lei era la prima religiosa cattolica di lingua materna araba.
Suor Maria Alfonsina era ardente per la missione, per l’azione apostolica, pur conservando una personalità calma, raccolta, posata e dignitosa. Era caratterizzata da un’umiltà incredibile, evitava ogni occasione d’apparire, preferiva il lavoro silenzioso, per piacere a Dio solo e non agli uomini.

Assegnata a insegnare la religione, le giovani allieve si affezionarono alla suora, quasi loro coetanea. Questa pensò di riunirle come Confraternita dell’Immacolata Concezione. In seguito suggerì al parroco di organizzare in associazione anche le mamme cristiane, di cui si offriva come assistente. Queste associazioni esistono ancora oggi in Gerusalemme.

Suor Maria Alfonsina si faceva notare per lo zelo nella scuola e nelle associazioni, tuttavia restava umile e cercava in ogni modo di scomparire, aveva però dei doni davvero “speciali”.
Il 6 gennaio 1865 fu trasferito come maestra a Betlemme. Li, il 6 gennaio 1874,
festa dell’Epifania, ricevette le prime apparizioni della Santa Vergine. Stava recitando il rosario nell’oratorio delle suore, quando si presentava la vergine in piedi, in una nube luminosa, con le mani aperte. Sul petto una croce, da cui pendeva un rosario aperto a cerchio, che toccava le mani aperte e scendeva fin quasi ai piedi. Il capo della Vergine era attorniato da quindici stelle; sotto i suoi piedi due nubi, su ciascuna delle quali brillavano due serie di sette stelle.

Il 31 maggio del medesimo anno, nello stesso oratorio e sempre durante la preghiera del rosario, Maria Alfonsina ebbe una seconda visione della Vergine. In quell’occasione sentì per la prima volta l’ispirazione interiore che la porterà alla fondazione delle Suore del Rosario.
Il 6 gennaio 1876, la Vergine le apparve un’altra volta comunicando dei messaggi importanti circa la fondazione d’una congregazione locale, il cui nome sarebbe stato di Suore del Rosario, riservata a donne arabe.
Queste apparizioni sono durate quattro anni. Suor Maria Alfonsa si recò infine dal Patriarca, che l’ascoltò benevolmente e come direttore spirituale consigliava don Antonio Belloni. Quando Belloni, nel maggio 1876, fu trasferito, in una visione la Vergine indicò alla veggente il sacerdote del Patriarcato latino, don Yousef Tannus, che diveniva in seguito il suo direttore spirituale e il fondatore visibile della congregazione, poiché l’umile Santa preferiva rimanere nel nascondimento.
Don Tannus conosceva da qualche tempo lo zelo della religiosa, ma voleva essere sicuro del carattere soprannaturale delle visioni. Una volta convintosi dell’autenticità, chiedeva alla suora di redigere la narrazione completa delle richieste della Santa Vergine riguardanti la Congregazione e le domanda di stendere un progetto di Costituzioni. Fu l’8 novembre 1879.

La Santa ebbe la cura di tenere nascosto il mistero delle apparizioni che aveva ricevuto. Nessuno ne conosceva l’esistenza, eccetto il suo padre spirituale. Lei ha preferito il silenzio per tutta la sua vita. In tal modo il segreto è rimasto nascosto per ben 53 anni.

Da un lato, gli ordini dati dalla Santa Vergine all’umile religiosa palestinese furono fermi e senza tentennamenti. D’altro canto, sembrava difficile alla suora voltare le spalle alla Congregazione di San Giuseppe, che lei amava e nella quale aveva vissuto di tutto cuore. La sua fedeltà alla Vergine fu però più grande di tutte le difficoltà e paure. Nulla poteva separarla dal suo amore: né la morte, né l’eventualità di essere accusata di tradimento. Poiché “l’Amore è più forte della morte”. Prese una decisione: “mi sono risoluta, per amore di Maria e per la sua venerazione, di obbedire alla sua voce e di sacrificare la mia vita nella Congregazione del Rosario, mettendo la mia fiducia nell’aiuto che mi darà mia Madre e credendo che Ella camminerà sempre con me sostenendomi”.
Fu sabato, 24 luglio 1880, quando alcune giovani Figlie di Maria, sotto la guida di don Tannus, iniziarono la vita comune, che in conformità a quanto ispirato dalla Madonna, prese il nome di Istituto delle Suore del Rosario. Nel 1880, ottenuta dalla Santa Sede la dispensa dal voto di obbedienza, emesso nella Congregazione die San Giuseppe, Maria Alfonsina entrò a far parte della Congregazione delle Suore del Santo Rosario e il 6 ottobre 1883 prese l’abito. Il 7 marzo 1884 le novizie ammesse alla professione emisero i voti consacrandosi a Dio e alla Madonna. Maria Alfonsina emise i voti nella professione del 7 marzo 1885. Il 2 novembre 1887, fu approvata la regola delle Suore del Santo Rosario le quali, due anni dopo, ottennero l’auspicata approvazione diocesana. Già religiosa, il 4 ottobre del 1890, vigilai della festa di Santa Maria del Rosario, fu ammessa nel Terz’Ordine domenicano nel convento dei Predicatori a Gerusalemme.

Come religiosa del Rosario, suor Maria Alfonsina, servì in numerose “missioni” (si chiamavano così le parrocchie del Patriarcato latino in fase di fondazione): Jaffa di Nazareth (dove, in modo miracoloso, con la corona del Rosario, salvò una bambina caduta in un pozzo, ancora visibile oggi); Beit-Sahour, Salt, Nablus, Gerusalemme, Zababde, Betlemme e Ain Karim.

Qualche giorno prima della sua morte, presentendo l’incontro col suo amato Signore e con la sua santa Madre, profittando di un incontro privato con sua sorella di sangue e di vita religiosa, Madre Anna, le disse: “Dopo la mia morte, va, dove ti indico, troverai dei quaderni scritti di mia mano. Prendili e da li al Patriarca Barlassina”. Madre Anna trovò i due quaderni, che contenevano i racconti delle apparizioni, sigillati con ceralacca. Li prese e li presentò a mons. Marcus, chiedendogli di informarne il Patriarca. Compì così, scrupolosamente, la volontà della sorella defunta.

Poiché non conosceva l’arabo, il Patriarca chiese a Madre Augustina di tradurgli queste pagine, ordinò poi di restituire i due manoscritti alla Madre Generale. Fu allora che tutta la verità sulla fondazione della Congregazione fu svelata alle suore, che furono colmate di stupore di fronte all’eroica umiltà della loro fondatrice sconosciuta.

Madre Maria Alfonsina morì il 25 marzo 1927 a Karim alle parole del rosario “prega per noi adesso e nell’ora della morte”. Fu sepolta nella cripta, che nel 1937 divenne la Chiesa del Rosario.

Beatificata il 22 novembre 2009 a Nazareth sotto il pontificato di papa Benedetto XVI, è stata canonizzata a Roma da papa Francesco il 17 maggio 20015.